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LEONE XIV

Condividiamo le parole del Patriarca Francesco con cui ha voluto esprimere la sua gioia, e quella del Patriarcato di Venezia, per l’elezione di Leone XIV:

«Ringraziamo il Signore e gioiamo per il dono di questo Papa che, certamente, non era nel novero dei nomi più gettonati e tuttavia è un uomo conosciuto e che conosce bene la Curia Romana – in quanto già prefetto del Dicastero dei Vescovi – pur non essendo un “prodotto” della Curia. Si tratta di un religioso agostiniano, già missionario, che è stato anche vescovo di una piccola diocesi del Sud America, in Perù.
È un figlio di sant’Agostino che ha studiato a Roma e padroneggia bene l’italiano. Una figura che ha accettato la croce del pontificato, al di là di ogni retorica e con uno sguardo sereno ed emozionato, e ha pronunciato delle parole che non provenivano dalla circostanza o dal desiderio di piacere.
Il nome che ha scelto indica una grande continuità ecclesiale. Il primo Papa Leone, che ricordiamo con il titolo di Magno, ha affrontato un’epoca drammatica; pensiamo all’incontro con Attila e pensiamo anche alle tensioni all’interno della Chiesa, soprattutto in ordine alle dispute teologiche su Cristo.
Questo vuol dire che Leone XIV è un Papa che guarda al mondo con una presenza ecclesiale e non con lo sguardo di un politico. Infatti ha rivolto subito a tutti il saluto pasquale del Cristo Risorto – “La pace sia con tutti voi!” – precisando immediatamente questo riferimento al Signore. Ciò vuol dire che non vi può essere vera pace dei popoli se non vi saranno dei cuori pacificati.
Importante è stato, infine, il richiamo alla preghiera che è di tutti, anche dei più umili, dei più piccoli, degli anziani: l’Ave Maria. La Vergine, nel cenacolo, ha atteso con i discepoli il dono dello Spirito Santo e mi piace pensare alla Sistina come ad un cenacolo che ha atteso il dono dello Spirito.
Auguriamo al Santo Padre di sentire il bene e l’affetto di tutta la Chiesa. Non gli faremo mancare i nostri piccoli aiuti che sono importanti per un pastore il quale ha la consapevolezza – tutta agostiniana – di essere con noi cristiano e per tutti noi vescovo.

+ Francesco Moraglia, patriarca»

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Vangelo e Parola del giorno

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